“Bimbi in ufficio”
Il 10 luglio gli uffici del Comune aprono le porte ai figli dei dipendenti. Una giornata da condividere con i genitori alla scoperta delle mansioni e delle attività che svolgono giornalmente mamma o papà.
Un modo nuovo per conciliare i tempi della famiglia con quelli del lavoro. Sarà mercoledì 10 luglio la giornata lavorativa nella quale i dipendenti potranno ospitare i propri figli, nella fascia di età compresa fra la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di primo grado, all’interno delle principali sedi lavorative per condividere con loro la propria professione ed il proprio ambiente di lavoro.
Ad annunciarlo questa mattina i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale in occasione della presentazione alla stampa della terza edizione della Settimana del Lavoro Agile, in programma dal 20 al 24 maggio: cinque giorni per scoprire, raccontare e promuovere i vantaggi di poter conciliare impegno lavorativo e qualità della vita. Un’iniziativa voluta dal Comune di Milano in collaborazione con ABI-Associazione Bancaria Italiana, AIDP-Associazione italiana per la Direzione del personale, Anci Lombardia, API-Associazione Piccole e Medie Industrie, Assolombarda, Camera di Commercio di Milano Lodi Monza e Brianza, Cgil, Cisl, Città Metropolitana di Milano, Apa Confartigianato, Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza,CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Confesercenti Milano, Federdistribuzione, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano, SDA Bocconi School of Management, Uil Milano e Lombardia, Unione Artigiani della Provincia di Milano, Valore D.
La giornata sperimentale del 10 luglio “Bimbi in Ufficio” coinvolgerà tutti i figli dai 3 ai 14 anni dei dipendenti dell’Amministrazione e delle società partecipate aderenti. Per l’occasione in diverse sedi comunali, tra cui Palazzo Marino, verranno realizzare visite guidate, attività di animazione e aree dedicate a seconda delle diverse fasce di età proprio per facilitare la presenza dei bambini e stimolarli a conoscere gli ambienti di lavoro dei genitori.
Il lavoro agile invece non richiede una postazione fissa in ufficio, consente di svolgere i propri compiti ovunque: a casa, al bar, in un ufficio decentrato o in una postazione in coworking. È una modalità che soddisfa chi lavora e rende le imprese più competitive.
Anche per questa terza edizione, saranno tre le modalità attraverso cui le aziende, gli enti, i liberi professionisti, le associazioni, i sindacati, le università potranno aderire alla “Settimana del Lavoro Agile 2019” che dà la possibilità al dipendente di sperimentare, per un massimo di cinque giorni, un lavoro al di fuori della sede abituale con una flessibilità oraria o attraverso una postazione di coworking.
“Adotta un‘impresa” è il sistema che consente ad aziende che hanno già avviato lo smart working di offrire la propria competenza ad aziende interessate a sperimentare questa nuova modalità lavorativa insieme a “Organizza un evento”, in sede o presso uno spazio comunale, sul tema diffondere e ampliare la conoscenza del lavoro agile a tutti gli interessati.
Quest’anno grazie alla collaborazione con myspothub.com, la prima piattaforma online dedicata a pmi e liberi professionisti, per tutti quelli che vorranno sperimentare lo smart working sarà più facile e immediato prenotare, in maniera del tutto gratuita, la propria postazione di lavoro presso uno dei tanti coworking accreditati.
Il successo della Settimana del Lavoro Agile è confermato anche dai numeri fatti registrare nel corso degli anni, un totale di 408 realtà coinvolte (355 nel 2017). In dettaglio nel 2018, 11 enti (di cui 4 Università), 101 aziende, 7 partecipate: MM spa, SEA, AMAT, A2A, ATM, Milano Ristorazione e Capholding e le tre Organizzazioni Sindacali Cgil – Cisl e UIL. I lavoratori che hanno potuto sperimentare il lavoro agile sono stati 23.034 rispetto ai 17.049 del 2017 con un incremento del +35%. Aumentati considerevolmente anche gli spazi di coworking che hanno aderito: 193 contro i 150 del 2017.
Secondo un’indagine condotta dal Comune, su un campione di 3.107 lavoratori (erano 2.321 nel 2017, +34%) che hanno aderito rispondendo al questionario il 51% sono donne, segno che la volontà di provare lo smart working non sia più una prerogativa prettamente femminile ma che riguarda tutti i lavoratori. In linea con gli anni precedenti sono soprattutto impiegati (49%) e quadri (47%) a sperimentare i benefici del lavoro agile, dato che rimane pressoché invariato per i dirigenti, solo il 2%.
La partecipazione alla Settimana del Lavoro Agile 2018 ha permesso un risparmio di 231 giorni, 13 ore e 40 minuti, pari a 333.460 minuti, che sarebbero stati spesi per gli spostamenti, un risparmio maggiore del 2017, segnalando un trend in costante crescita: circa 168 giorni nel 2017, circa 163 giorni nel 2016, circa 124 giorni nell’edizione 2015. Gli spostamenti evitati, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato, sono 4.714. Gli spostamenti evitati con mezzo a motore privato (autovettura e motoveicolo) utilizzato come conducente sono stati 1.948 di cui 1.723 con auto e 225 con moto. Per quanto riguarda le percorrenze evitate sono stimate complessivamente in circa 77.998 km, di cui 72.298 km con auto e 5.700 km con moto e motorini. Distanze risparmiate che corrispondono a minori emissioni che nell’arco della settimana sono pari a 1/3 delle emissioni medie giornaliere prodotte dal traffico stradale in AreaC, a dimostrazione di come il Lavoro Agile contribuisca non solo a migliorare la qualità della vita ma anche la qualità dell’ambiente.
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