Inaugurato un nuovo condominio Sharing
Conclusi i lavori di riqualificazione energetica del condominio di via Passeroni: interventi su 28mila metri quadrati di unità residenziali per far nascere il primo quartiere a basso impatto ambientale.
Cristina Tajani: “Il progetto ha consentito di ridurre del 65% le emissioni inquinanti del palazzo e avere risparmi energetici pari al 59%”
Milano sempre più attenta al rispetto dell’ambiente. Si sono conclusi i lavori per la riqualificazione energetica dello stabile di via Passeroni 6, il quarto dei cinque edifici residenziali privati coinvolti (assieme a via Verro 78, via Fiamma 78, via Tito Livio 7, via Benaco 26) nel progetto europeo ‘Sharing Cities’, nell’area compresa tra le zone di Porta Romana e Vettabbia. Ad inaugurare lo stabile e illustrare i livelli di risparmio energetico raggiunti dalla città e dalle famiglie coinvolte l’assessore alle Politiche per il lavoro, Attività produttive con delega alle Smart City, Cristina Tajani, con i rappresentanti di ENEA, ANACI Lombardia, Assimpredil ANCE e i partner impegnati nel progetto.
“L’innovazione non è solo quella che si sviluppa negli istituti di ricerca: è prima di tutto quella che contamina la quotidianità dei comportamenti dei cittadini, a partire dagli spazi di vita e condivisione quali sono i condomini. Grazie al progetto europeo Sharing Cities, a cui Milano partecipa insieme a Londra e Lisbona, le buone pratiche di riqualificazione degli edifici diventano prassi corrente e migliorano la città”. Così commenta l’assessore Tajani, che prosegue: “Grazie a questi interventi sperimentiamo in città un modello di riqualificazione urbana che consentirà di abbattere i consumi energetici attorno al 60% negli stabili privati e pubblici”.
Il progetto europeo, del valore complessivo di 24 milioni di euro, ha consentito all’Amministrazione comunale di intercettare assieme ai partner locali risorse europee per circa 8,6 milioni di euro in cinque anni. Queste somme stanno consentendo, oltre alla riqualificazione dei cinque edifici di proprietà privata, l'intervento su di un edificio pubblico (il complesso di via San Bernardo 29 a Chiaravalle) per un totale di più di 28mila metri quadrati di unità residenziali, a fronte di un obiettivo di progetto di 25.500 metri quadrati. Inoltre si stanno sviluppando sistemi di gestione energetica integrata e l'installazione su tutta l'area di lampioni intelligenti wi-fi dotati di sensori di vario tipo nonché la progettazione sperimentale del primo car sharing di condominio. Tutti gli interventi previsti nei cinque condomini privati sono stati co-progettati con l’ascolto e la partecipazione dei residenti al fine di coinvolgerli nella trasformazione del quartiere.
Secondo Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia, “la climatizzazione degli edifici rappresenta il più pesante contributo di una città all’effetto serra e all’inquinamento dell’aria, ma può essere fortemente ridotto: oggi i regimi di detrazione fiscale e il bando comunale BE2 che incentiva l’efficienza energetica sono accessibili a tutti; sono queste opportunità che occorre conoscere e cogliere al volo. Riqualificare energeticamente significa avere aria più pulita in una città più bella, ma anche bollette più leggere e più salute insomma, oggi è uno degli investimenti più redditizi che una famiglia possa fare, perché innalza immediatamente anche il valore patrimoniale del proprio immobile”.
Nello specifico la riqualificazione dello stabile di via Passeroni 6 ha riguardato ogni parte comune dell’edificio, dalle facciate ai basamenti e sottotetti e ai cassonetti delle finestre, fino agli impianti termici ed energetici, dotando la struttura di un nuovo ed efficiente generatore di calore e di pannelli fotovoltaici e risanando le parti in amianto ancora presenti sulle coperture e negli impianti. L’edificio degli anni ‘70 ha così ridotto i propri consumi energetici del 59% quanto, conseguentemente, le proprie emissioni atmosferiche scese di quasi il 65%. Il comfort interno è tenuto sotto controllo, sia attraverso la telegestione degli impianti, sia grazie alla sensoristica d’avanguardia.
L’intera riqualificazione è stata gestita in BIM (Building Information Modeling) nell’ambito del progetto regionale Smart Living B-Smart. Il BIM è una metodologia che consente di realizzare un modello informativo condiviso e in continua evoluzione della storia dell’edificio; una vera e propria carta di identità della sua storia, delle sue componenti e di ogni intervento realizzato nel tempo.
Il processo di riqualificazione è stato gestito dai partner del progetto Sharing Cities’. In particolare, gli interventi di efficientamento sono stati eseguiti da Teicos UE S.r.l., insieme a Future Energy S.r.l per la parte impiantistica. L’innovativo processo di co-progettazione, che ha visto il coinvolgimento attivo dei cittadini nella scelta delle misure di efficientamento più idonee per ogni stabile, è stato condotto dal team di progetto composto da: Legambiente, Politecnico di Milano (DASTU), Consorzio Poliedra, Teicos Ue S.r.l., Future Energy S.r.l., il tutto con l'affiancamento e il supporto del Comune di Milano.
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