Al via la piattaforma MASP
Una piattaforma digitale per riconoscere e valorizzare le competenze acquisite attraverso l’esperienza genitoriale e di cura e farle diventare patrimonio della propria esperienza lavorativa. È questo uno degli strumenti di Master Parenting in Work and Life, finanziato dall’Unione Europea e promosso dal Comune di Milano come ente capofila, dall’Agenzia del Lavoro della Provincia Autonoma di Trento, AFOL Metropolitana, Associazione BIN, A.P.I. Associazione Piccole Medie Imprese, AICCON, Gruppo Cooperativo CGM, EUROMASC, Life Based Learning e REVES Network.
La piattaforma, sviluppata da AFOL Metropolitana e ispirata al modello del programma ‘Maam: Maternity As A Master’ risponde alla necessità di riconoscere e valutare anche in ambito professionale quelle competenze trasversali acquisite nel corso della propria esperienza di vita, legate a emozioni come empatia, ascolto, problem solving e capacità di gestire il tempo.
Il tool digitale agisce nella direzione di una maggiore sinergia tra tempo di vita e tempo di lavoro, per superare una situazione, presente nel contesto italiano, dove i costi della conciliazione si scaricano ancora su target di lavoratori ben precisi, come donne, lavoratrici autonome e con mansioni qualificate, determinando un effetto di impoverimento del mercato del lavoro nel suo complesso.
"Il progetto MASP è il risultato di una sperimentazione attuata all'interno del Comune di Milano - spiega l'Assessora alle Politiche per il Lavoro e Risorse Umane del Comune di Milano, Cristina Tajani - . A donne (e uomini) in congedo parentale, è stato offerto un modo per riflettere sulle nuove competenze che la genitorialità lascia in ognuno, trovando il modo per applicarle al ritorno in ufficio e facendone un punto di forza". "Riconoscere queste soft skill - prosegue l'Assessora - è un arricchimento per chi lavora e per le aziende ed è per questo che la Comunità europea ha voluto scommettere sul tema. Oggi chiamiamo quindi la città a ragionare con noi su ciò che ci consente di vedere l'essere genitori come un valore aggiunto per le persone e per la società e non come un ostacolo. Fare dell'innovazione organizzativa nel mondo del lavoro un volano di attrattività, è nostro obiettivo da tempo. Così è stato per lavoro agile, e così continuiamo a fare in tema di welfare aziendale, di politiche di conciliazione e di divercity".
L’obiettivo di MASP, infatti, oltre a fornire alle donne con carichi di cura disoccupate competenze utili nella ricerca del lavoro e a incoraggiare una divisione più equa delle responsabilità familiari tra uomo e donna, è anche di supportare le imprese nell'accogliere l'invito a condividere nuovi strumenti, utili a riconoscere l’importanza di queste competenze sui luoghi di lavoro, per lo sviluppo organizzativo e l’incremento della competitività in azienda.
La piattaforma MASP si sviluppa sull’individuazione di quattro macro aree di competenze - emotive, sociali, cognitive, realizzative – al cui interno è possibile collocare le proprie esperienze di vita. La scelta delle competenze è stata effettuata sulla base del campione target del progetto, ovvero donne disoccupate o che hanno rinunciato al lavoro per i carichi di cura. Una volta fotografate le proprie competenze, all’interno della piattaforma, è possibile allenare o rinforzare quelle più ‘deboli’ attraverso dei video tutorial. È presente inoltre una sezione dedicata agli strumenti per la ricerca del lavoro e una sezione dedicata alla normativa in tema di diritti. Al termine del percorso digitale è possibile avere una fotografia delle proprie competenze e indicazioni utili per la definizione del proprio progetto professionale e delle strategie di potenziamento.
“Questo strumento è stato pensato e realizzato da AFOL Metropolitana e testato in fase sperimentale – spiega AFOL Metropolitana - da un gruppo di donne disoccupate seguite dalle operatrici dei centri per l’impiego che fanno parte dell’agenzia. La piattaforma in questa prima fase di sperimentazione è stata accolta positivamente. Le donne, infatti, ne hanno sperimentato la facile accessibilità, mentre le operatrici hanno visto in questo strumento un valido supporto al proprio impegno di accompagnamento delle donne verso un reingresso di qualità nel mondo del lavoro. Questo è l’inizio di un percorso che renderà la piattaforma MASP un ulteriore strumento a disposizione dei centri per l’impiego in modo da rispondere in maniera sempre più puntuale ed efficace ai bisogni delle persone e - indirettamente - delle aziende".
La piattaforma si rivolge alle donne, in un’età compresa tra i 29 e i 49 anni, in cerca di lavoro o che vogliono cambiarlo. È possibile accedervi gratuitamente e iniziare il percorso una volta terminata la registrazione.
L’obiettivo è che la piattaforma diventi uno strumento diffuso tra le donne e tra gli operatori dei servizi al lavoro. La piattaforma MASP, infatti, è parte di un progetto più ampio che va nella direzione di connettere i bisogni di persone, comunità, servizi e imprese, in modo da rendere il sistema sempre più funzionale nel suo complesso.
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