Apre il primo sportello dedicato ai riders
Tajani: “Uno spazio fisico e una campagna di comunicazione per sensibilizzare e informare i riders su come svolgere il proprio lavoro in maniera più sicura e con una maggiore consapevolezza dei propri diritti”.
Apre oggi il primo sportello in Italia dedicato all’ascolto, all’informazione e alla consulenza sui temi della sicurezza stradale e dei diritti del lavoro espressamente dedicato ai ‘riders’ delle piattaforme di food delivery. A inaugurare lo sportello, nato all’interno degli spazi del Centro Comunale per l’impiego e la formazione di viale D’Annunzio 15, a pochi passi dalla Darsena, luogo abituale di ritrovo per i tanti ‘rider milanesi’, l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani.
“Nell’attesa della definizione a livello nazionale dell’inquadramento contrattuale della figura dei riders – spiega così l’assessore Tajani –, come principale Amministrazione locale interessata dal fenomeno del food delivery, intendiamo offrire ai tanti giovani impiegati nella gig economy uno sportello dove trovare ascolto delle singole esigenze nonché validi percorsi formativi per svolgere questa attività lavorativa nel rispetto della sicurezza stradale e personale. Le nuove tecnologie stanno modificando la logistica delle merci e le abitudini dei cittadini, impattando anche sul lavoro e sui lavoratori. La nostra iniziativa vuole essere allo stesso tempo un supporto concreto per i lavoratori ma anche uno stimolo al raggiungimento di accordi e intese tra le parti, che riteniamo strumento indispensabile per la regolazione delle condizioni di lavoro”.
Lo sportello, attivo il mercoledì e il giovedì dalle 9.30 alle 12.00, oltre ad ascoltare le istanze dei rider fornirà una consulenza gratuita sui temi del lavoro mentre, a partire da settembre, proporrà anche specifici percorsi formativi gratuiti. I corsi saranno focalizzati ad avere immediata applicabilità nella vita lavorativa e spazieranno dalla sicurezza stradale alle principali disposizioni di sicurezza sul lavoro e sulle dotazioni necessarie allo svolgimento dell’attività come l’uso di caschi omologati e indumenti rifrangenti per aumentare la visibilità del lavoratore in tutte le condizioni climatiche, oltre alla conoscenza delle basilari norme igienico sanitarie per il trasporto degli alimenti al fine di garantire ancor di più il consumatore finale. La formazione ha l’obiettivo di garantire al lavoratore un pacchetto di competenze spendibili anche in altri contesti lavorativi.
L‘apertura dello sportello è affiancata dal lancio di una campagna di comunicazione da parte dell’Amministrazione con oltre 2mila card che verranno distribuite in tutti gli uffici pubblici e nei luoghi di maggior concentrazione di giovani oltre ai principali canali social del Comune di Milano. La campagna, ideata degli studenti della Scuola Arte e Messaggio del Comune di Milano, condensa in un’immagine semplice e diretta i contenuti del servizio offerto dallo sportello e le opportunità esplicitamente rivolte ai ‘riders’ delle piattaforme di food delivery.
Al termine della presentazione alla stampa si è svolto, a porte chiuse, il primo tavolo territoriale sul tema dei ‘riders’ che ha visto confrontarsi i rappresentanti dell’Amministrazione con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, USB e rappresentanze autorganizzate dei lavoratori nonché le associazioni di categoria - Confcommercio Milano, Confesercenti, CNA, Unione Artigiani e Confartigianato - oltre alle aziende che gestiscono le principali piattaforme di food delivery presenti in città - Foodora, Glovo e Bacchetteforchette. A partire dai prossimi tavoli, si aggiungeranno Deliveroo, justeat e Ubereats.
Il “Tavolo Territoriale Rider” ha il compito di individuare, valutare e condividere buone prassi quali soluzioni idonee a garantire i diritti e le tutele dei lavoratori e contemporaneamente gli interessi imprenditoriali della aziende. Buone prassi che, partendo dalle specifiche esigenze del territorio milanese, possano essere condivise anche dalle altre grandi città e replicate, con l’aiuto dell’ANCI, a livello nazionale.
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