Conciliazione vita-lavoro in Comune e partecipate
Tajani: “Grazie a questo protocollo vogliamo favorire la nascita di un modello condiviso di buone pratiche utili alla conciliazione vita-lavoro”
Milano sempre più attenta a promuovere la conciliazione vita-lavoro e le buone pratiche territoriali volte a migliorare il benessere di lavoratori e cittadini. È stato firmato oggi, a Palazzo Marino, il protocollo d’intesa tra il Comune e tutte le società partecipate per condividere politiche, modalità, interventi sulle tematiche della conciliazione e delle azioni che migliorano il benessere lavorativo dei dipendenti adeguando i tempi del lavoro ai nuovi stili di vita e alle nuove esigenze delle aziende e delle famiglie. A sottoscrivere il protocollo a nome dell’Amministrazione, l’assessore alle Politiche per il lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane, Cristina Tajani con i rappresentanti di Afol Metropolitana, Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio, ATM S.p.A., A2a S.p.A, Gruppo CAP, Milano Ristorazione S.p.A., Milano Sport S.p.A., MM S.p.A., SEA S.p.A.
Grazie a questo protocollo – spiega l’assessore Tajani – vogliamo favorire la nascita di un modello condiviso di buone pratiche utili alla conciliazione vita-lavoro capace di estendersi a tutti i lavoratori delle società partecipate. In un momento di trasformazione dei modi e dei tempi di lavoro, porre attenzione al benessere organizzativo inteso come qualità delle condizioni di lavoro, è una priorità per una città come Milano che fonda gran parte della propria identità sul lavoro stesso. Il contesto pubblico, che sostiene l’innovazione in molti campi, può e deve sperimentare modelli in grado di dialogare con la città e di rendere evidente e diffusa l’idea che a Milano si viene non solo perché c’è lavoro ma perché si lavora bene, nel rispetto delle persone, delle loro aspettative e dei loro tempi”.
Tra i principali obiettivi perseguiti dal protocollo la costituzione di un tavolo permanente che consenta lo scambio di esperienze e la creazione di opportunità da condividere fra tutti i soggetti aderenti. Il documento propone di promuovere la creazione di una rete di welfare aziendale territoriale in grado di dar vita a un laboratorio di progetti e azioni innovative attive su tutto il territorio cittadino che potrebbe diventare un modello di buone pratiche anche sul piano nazionale.
I principali interventi cui sono chiamati i sottoscrittori, spaziano dall’introduzione in via sperimentale di progetti pilota negli ambiti della conciliazione vita-lavoro e di welfare, all’individuazione di interventi formativi e di tutoraggio su tematiche specifiche nella gestione del tempo e delle risorse umane, sino alla messa a sistema di strumenti di monitoraggio e valutazione di output per identificare modalità univoche di valutazione dei risultati raggiunti in grado di favorire un quadro unitario di quanto avviene in città su temi della conciliazione.
Questo protocollo si inserisce a monte di in percorso avviato nel 2011 che vede l’Amministrazione impegnata nella realizzazione di attività e progetti tesi a introdurre nuovi modelli di flessibilità nella prestazione lavorativa, quali “La Settimana del Lavoro agile” - giunta quest’anno alla sua settima edizione - in risposta alle esigenze di conciliazione vita-lavoro del personale interno. A questa si affiancano azioni come: “MAAM - La maternità è un master”, il programma che accompagna i genitori nel mettere a frutto il potenziale di miglioramento delle competenze che quotidianamente si apprendono attraverso l’esperienza della genitorialità. “Happy popping”, la campagna di sensibilizzazione rivolta a servizi pubblici e privati, affinché si allestiscano aree a disposizione dei genitori per allattare e accudire i propri figli. “Concilia campus”, il progetto sperimentale di collaborazione fra pubblico e privato, finanziato dalla Regione Lombardia, per offrire al personale del Comune e delle aziende partner servizi a supporto della conciliazione vita-lavoro attraverso giornate di campus rivolte ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, nei giorni non festivi di chiusura delle scuole.
Il protocollo, sottoscritto oggi tra Comune e società partecipate, avrà la durata di due anni, rinnovabili, e non comporta nessun onere di carattere economico a carico dell’Amministrazione o delle singole società.
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