Orientamento al lavoro negli istituti penitenziari
Nei tre istituti di pena di Bollate, Opera e San Vittore nasceranno lo "Sportello lavoro" e lo "Sportello diritti" per favorire l'orientamento, il reinserimento e la tutela dei diritti dei detenuti e delle detenute, garantendo il principio della funzione rieducativa della pena. È quanto ha stabilito un protocollo d'intesa firmato oggi tra Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, Provveditorato regionale Amministrazione penitenziaria, AFOL metropolitana, CGIL, CISL e UIL.
L'Amministrazione penitenziaria si impegna a rendere disponibili gli spazi dove poter svolgere le attività di sportello, mentre le altre istituzioni collaboreranno alla gestione.
"Il lavoro – dichiara l'assessora al Lavoro e Sviluppo economico Alessia Cappello – è un elemento fondante di indipendenza, crescita personale e, soprattutto in questo caso, può essere un'occasione di ripartenza e di rinascita. Tra i miei obiettivi, in qualità di assessora al Lavoro, c'è quello di avvicinare sempre di più in modo consapevole e diretto sia i giovani ancora disoccupati o inoccupati sia chi ha perso il lavoro, verso un impiego che sia adatto alle competenze di lavoratrici e lavoratori e allo stesso tempo alle richieste del datore. Grazie a questo Protocollo e alla collaborazione con AFOL metropolitana possiamo aiutare e indirizzare anche chi si trova in un istituto penitenziario con percorsi di formazione o orientamento e al riconoscimento delle attitudini e capacità utili all'inserimento nel tessuto lavorativo".
"Il Protocollo d'intesa a cui abbiamo lavorato in questi mesi – aggiunge l'assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – ha l'obiettivo di garantire che chi trascorre una parte della sua vita in un istituto penitenziario possa comunque avere accesso ai diritti fondamentali che gli vengono riconosciuti in quanto persona. Gli sportelli Lavoro e Diritti avranno il compito di costruire consapevolezza nelle donne e negli uomini detenuti, per aiutarli a essere cittadine e cittadini onesti sia durante che dopo il loro percorso detentivo".
In particolare, AFOL metropolitana gestirà lo Sportello lavoro che consentirà alle persone sottoposte al regime restrittivo della propria libertà personale di accedere a percorsi di orientamento al lavoro, di formazione e d'inserimento lavorativo in attuazione del programma GOL (Garanzia occupabilità lavoratori). Le attività dello sportello saranno integrate con quelle del Celav (Centro di mediazione al lavoro del Comune di Milano) e riguarderanno la valutazione delle competenze della persona, la stesura del curriculum vitae, la proposta di colloqui di orientamento, volti a fare un bilancio delle competenze e l'attivazione di interventi di inserimento lavorativo o formazione.
Il Comune di Milano, le organizzazioni sindacali e gli altri soggetti sociali che operano all'interno degli istituti di pena milanesi si occuperanno, invece, degli Sportelli Diritti dove verranno fornite informazioni, orientamento e sostegno in merito ai servizi dell'anagrafe, ai servizi sociali, ai rapporti di lavoro in essere con l'amministrazione penitenziaria o con soggetti esterni, alla prestazioni sociali, al diritto di soggiorno delle persone straniere, con una particolare attenzione alla fruizione dei servizi pubblici del Comune di Milano.
Il protocollo prevede, inoltre, la costituzione di un tavolo di coordinamento, partecipato dagli enti sottoscrittori, dalle direzioni dei tre istituti milanesi e dal garante delle persone private della libertà personale del Comune di Milano con l'obiettivo di favorire una maggiore condivisione di buone pratiche e un coordinamento tra gli interventi già in atto sul territorio, al fine di aumentare le opportunità e i diritti delle persone ristrette.
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