2016: flessione degli infortuni mortali sul lavoro
Il presidente dell’INAIL, Massimo De Felice, ha illustrato a Roma, presso la Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, i dati 2016 relativi all'andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in Italia.
Poco meno di 642mila le denunce di infortunio registrate nel 2016: il dato non registra uno scostamento significativo rispetto al 2015 (+0,66%), mentre – se riferito al 2012 – la flessione è di circa il 14%.
Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono poco più di 419mila, di cui circa il 19% “fuori dell’azienda” (cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”). Il dato “fuori azienda” è rilevante per la valutazione accurata delle politiche e delle azioni di prevenzione.
Delle 1.104 denunce di infortunio con esito mortale (erano 1.286 nel 2015, 1.364 nel 2012) gli infortuni accertati “sul lavoro” sono 618 (di cui 332, pari al 54%, “fuori dell’azienda”): anche se i 34 casi ancora in istruttoria fossero tutti riconosciuti “sul lavoro” si avrebbe una diminuzione del 12,7% rispetto al 2015 e di circa il 25% rispetto al 2012.
Si conferma l’andamento crescente nella serie storica del numero delle malattie professionali.
Le denunce di malattia sono state circa 60mila (circa 1.300 in più rispetto al 2015), con un aumento di circa il 30% rispetto al 2012. Il 64% delle denunce è per malattie del sistema osteomuscolare.
A livello lombardo le denunce d’infortunio con esito mortale, nel 2016, sono state 132. Erano 176 nel 2015.
Quanto alle denunce di incidenti sul lavoro senza esito mortale non sono diminuite rispetto al 2015: 116.685 nel 2016 contro le 116.593 del 2015.
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