Creatività nella formazione sulla sicurezza
Folta partecipazione e grosso interesse per il seminario organizzato dal Centro per la Cultura della Prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita (CCP), tenutosi il 12 ottobre scorso, presso la Sala “Vitman” dell’Acquario Civico di Milano, ed intitolato “L’uso dell’ironia e della creatività nella formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.
Giuseppina Corvino ha portato il saluto dell’Assessore alle Politiche per il lavoro, Cristina Tajani, ed ha illustrato l’attività finora svolte dal CCP e le linee di intervento per il futuro.
Massimo Servadio con la sua relazione “Lievità e Ironia in materia di Sicurezza sul Lavoro” ha introdotto la tematica evidenziando che “affrontare la vita e il lavoro in modo giocoso e con lievità può essere una misura attenuante e compensativa allo stress che viviamo”, specificando che “ai fini di evitare l’apatia” nella formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro “si dovrà attingere a un modello di apprendimento centrato sui partecipanti e le loro esperienze, pratiche comuni evitando il «narcisismo conversazionale» del formatore proponendosi come formatore (form-attore) facilitatore motivato”.
Renato Trinca, psicoterapeuta, formatore e comico di Zelig, con poche slide ma con concetti molto chiari ha sostenuto che, al fine di prevenire gli infortuni, è opportuno, attraverso specifiche domande, creare un’immagine negativa, a sé o agli altri, rispetto alle conseguenze di un comportamento sbagliato.
Paola Favarano ha presentato la tecnica de “I sei cappelli per pensare” che in un intervento formativo erogato, alcuni anni fa, per il Comune di Milano ha preso la denominazione de “I 6 caschetti per pensare” ovvero un “corso seriamente creativo” per ripensare l’erogazione della formazione sulla sicurezza rendendola più accattivante. Ha mostrato, utilizzando alcuni esempi di una campagna pubblicitaria di un’agenzia funebre, come sia possibile fare dell’ironia su un tema molto serio come la morte. Ha terminato il suo intervento con una serie di esempi di creatività finalizzati ad evitare la messa in atto di comportamenti sbagliati.
Elisabetta Maier con le sue tecniche di “rianimazione affettiva nei corsi sulla salute e sicurezza sul lavoro” ha ulteriormente vivacizzato la giornata presentando alcune esperienze creative di formazione che hanno utilizzato diverse modalità tra cui quella del fotoromanzo, dello storytelling, del safety puzzle, dell’edugame, del playback theater e del rap. Queste tecniche hanno sicuramente reso l’esperienza della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro più accattivante per i partecipanti e più gratificante per i formatori.
Le domande dei partecipanti hanno permesso di puntualizzare alcuni aspetti metodologiche delle modalità utilizzate e dei risultati ottenuti.
Il materiale del seminario può essere scaricato dal sito della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP), partner del CCP.
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