Il ruolo degli RLS nella valutazione dei rischi

Venerdì 16 Dicembre 2016

Grande partecipazione di RLS al seminario sul “ruolo degli RLS nella valutazione dei rischi” tenuto mercoledì 23 novembre, presso la sede del Centro per la Cultura della Prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita, in Viale G. D’Annunzio, 15 a Milano. L’incontro, come consuetudine, ha visto l’alternarsi di tecnici della prevenzione, medici del lavoro e RLS nel portare contributi e spunti di riflessione al dibattito. 

E’ stato esaminato il DVR (documento valutazione rischi) evidenziando come dovrebbe essere effettuato un processo di valutazione, passando da un documento acritico e solo formale ad un documento di contenuti analitici in grado di dialogare con il contesto lavorativo, e quindi diventare un processo che è una conseguenza di una valutazione dinamica.

I relatori hanno posto l’accento sul fatto che il DVR non può rappresentare la fotografia delle lavorazioni se come strumento non vede la partecipazione dell’organizzazione del lavoro e degli RLS, che grazie alla loro posizione di prossimità al processo produttivo sono in grado di fornire una descrizione reale dell’attività lavorativa svolta in azienda. Infatti alcuni elementi relativi al rischio come esposizione, durata e modalità sono conosciuti meglio dagli RLS, per via della quotidiana attività lavorativa di cui il RLS è partecipe.

Alcuni punti salienti del seminario sono stati dedicati al rapporto che deve avere il RLS su tutta la filiera lavorativa, comprese le lavorazioni in appalto e il rapporto con gli RLS delle aziende esterne.

Gli RLS della grande distribuzione hanno illustrato come sia sempre più necessario tenere conto dei ritmi fisiologici delle persone e della conciliazione tra casa e lavoro, per arrivare ad uno stile di tutela e di civiltà del lavoro.

Il settore della distribuzione organizzata ha voluto inoltre evidenziare come nella moderna filiera talune volte la mansione non riesce a rappresentare la specificità dell’attività lavorativa realmente svolta.

Il settore bancario si è posto l’obiettivo di inglobare nella valutazione del rischio anche tutti quegli aspetti della security che per tale definizione spesso rimangono fuori dal mondo della safety.

Tutti i convenuti hanno voluto riportare l’attenzione sul fatto che quando un rischio viene segnalato non si dovrebbe lasciare troppo tempo per la sua eliminazione, questo per evitare di arrivare ad una negazione del problema attraverso l’abitudine all’esposizione al rischi stesso.

Gli RLS si sono poi soffermati sulla percezione soggettiva del rischio come fattore che non può essere semplicemente relegato nella sua negazione, leggere il disagio della persona ci porta ad una presa in carico del problema e a prendersi cura pienamente del lavoratore.

Tra le proposte formulate durante l’incontro evidenziamo quella di rivedersi presto per approfondire in particolare la questione delle lavorazioni appaltate in esterno con il pericolo di assistere a fasi di lavoro rischiose espulse per il solo fine di offuscarle.

Diversi interventi dei partecipanti hanno sottolineato quanto sia importante rivedere il DVR al fine di far emergere le discrepanze tra lavoro rilevato e lavoro reale.

Il materiale del seminario può essere scaricato dal sito della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP), partner del CCP.
 

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C.C.P.

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