L’esternalizzazione del rischio e il ruolo del RLS
Mercoledì 14 febbraio, presso l’Aula Magna di Viale Gabriele D’Annunzio, sede del Centro per la Cultura della Prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita (CCP), la “Casa degli RLS” ha promosso un seminario con a tema “L’esternalizzazione del rischio”. Il seminario ha visto una folta ed interessata partecipazione da parte di questa importante figura del sistema della sicurezza aziendale ed ha evidenziato il ruolo che l’RLS può svolgere e quali strumenti ed azioni può adottare per la tutela di tutti i lavoratori coinvolti nel ciclo produttivo.
Flavio Acquati, RLS, nell’introdurre i lavori, ha sottolineato che i modelli organizzativi delle aziende sono cambiati e, sempre più spesso, alcune lavorazioni vengono esternalizzate e con esse i relativi rischi, creando, a volte, una situazione di lavoratori più tutelati ed altri meno tutelati. La sfida del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ha aggiunto, è quella di tutelare i lavoratori più deboli.
Angelo Gerosa, Tecnico della Prevenzione dell’UOC P.S.A.L. - Milano Ovest, parlando della propria esperienza, ha evidenziato che vigilando sui luoghi di lavoro ha notato che, dopo anni di crisi, spesso la ripresa si accompagna con un deciso ricorso ad imprese esterne, a volte anche con la locazione dei principali reparti dell’azienda e con contratti che autorizzano il subappalto. Ha inoltre specificato che il DLgs 231/01, relativo alla Responsabilità amministrativa delle società e degli enti, sancisce la responsabilità dell’azienda per tutti gli illeciti commessi, a proprio vantaggio o interesse, non esclusivamente dai propri dipendenti. Tra i reati perseguiti dal DLgs 231/01, ha sottolineato, rientrano anche l’omicidio e le lesioni gravi o gravissime per infortunio o malattia professionale con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro.
Massimo Avosani e Calogera Campo, dell’ATS Milano Città Metropolitana, hanno illustrato gli adempimenti previsti dall'art. 26 del DLgs 81/08 che disciplina gli obblighi, di un Datore di Lavoro Committente pubblico o privato, in materia di salute e di sicurezza sul lavoro in caso di affidamento di attività in appalto o con contratto d'opera o di somministrazione da eseguirsi all'interno dell'azienda, dell'unità produttiva o, comunque, del ciclo produttivo. Il Datore di Lavoro Committente, hanno specificato, al fine di pianificare e promuovere la cooperazione e il coordinamento delle attività appaltate a ditte esterne, con quelle svolte dal proprio personale, deve elaborare un UNICO documento di valutazione dei rischi (DUVRI) che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze generati da tutte le attività appaltate. Hanno inoltre sottolineato che è sancito, dall’art. 50 comma 5 del DLgs 81/08, che i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, rispettivamente del datore di lavoro committente e delle imprese appaltatrici, su loro richiesta e per l’espletamento della loro funzione, ricevano copia del documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 26, comma 3 del DLgs 81/08.
Il Coordinamento degli RLS della Sanità milanese ed alcuni RLS della Funzione pubblica hanno illustrato alcune situazioni, in atto nelle varie aziende, di esternalizzazione delle attività e dei rischi, senza che questo veda un coinvolgimento degli RLS nella predisposizione del DUVRI. Non sono mancate, comunque, da parte loro, delle proposte al fine di migliorare questa situazione.
Diverse le domande da parte dei partecipanti al seminario che hanno permesso di approfondire alcune specifiche tematiche.
I materiali del seminario possono essere scaricati dal sito della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP) partner del CCP.
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