Morti sul lavoro: il punto di vista degli RLS
Il 25 ottobre si è tenuto presso il Centro per la Cultura della Prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita (CCP) il seminario, organizzato in collaborazione con la Casa degli RLS, dedicato all’analisi degli incidenti mortali accaduti in Lombardia nel 2018.
La Casa degli RLS aveva diffuso, tra gli RLS, un questionario con l’obiettivo di creare un punto di vista collettivo sulle ragioni per cui continuano ad esserci gli infortuni e per confrontarsi, durante il seminario, su possibili proposte.
Hanno risposto al questionario 252 RLS di tutti i principali comparti produttivi.
Dalle risposte emerge innanzitutto una richiesta di formazione efficace, che non sia un adempimento formale, ma che sappia davvero cambiare i comportamenti. Una formazione che serva ad agire in sicurezza.
Gli RLS riconoscono la centralità del ruolo datoriale nella prevenzione, infatti laddove si registrano irresponsabilità, ignoranza e insensibilità, aumentano gli infortuni.
Dal sondaggio si evince che esiste una fragilità del contesto e, quindi, occorrerebbe un approccio culturale ampio, nella società, affinché prevalga l’obiettivo della sicurezza e della salvaguardia della salute su ogni altro obiettivo di tipo economico o di competizione.
Una forte criticità anche per quanto riguarda l’età di chi viene coinvolto negli infortuni. Vengono percepiti come lavoratori maggiormente a rischio infortuni sia i giovani (per l’inesperienza o per il precariato), sia gli anziani (sempre più presenti negli ambienti di lavoro per effetto dell’innalzamento dell’età pensionistica).
Gli RLS riconoscono l’importanza del coinvolgimento dei lavoratori nella valutazione dei rischi e nell’individuazione delle misure di prevenzione, ma al contempo denunciano la mancanza di agibilità del proprio ruolo, a partire dalle difficoltà di comunicazione tra rappresentanti e rappresentati.
Secondo gli RLS servirebbe investire di più in sicurezza, mentre si pone maggiore attenzione all’organizzazione formale rispetto all’attuazione di misure di prevenzione nella pratica reale.
Tra gli strumenti, che gli RLS interpellati individuano per dare una svolta, ci sono quello di avere più tempo a disposizione e quello di avere il supporto dei servizi (nonostante la carenza di risorse e di organici a disposizione di ASL/ATS, Ispettorato Nazionale del Lavoro, Vigili del Fuoco) e dunque un riconoscimento istituzionale. In questo senso, la Casa degli RLS rappresenta una risposta concreta a quest’ultima esigenza: uno spazio in cui gli RLS si incontrano ed incontrano rappresentanti degli Organi di vigilanza, con l’obiettivo di scambiarsi le buone prassi attuate da altri RLS e riempire la propria “cassetta degli attrezzi” di strumenti concreti per svolgere al meglio il proprio ruolo sul luogo di lavoro.
Il seminario è entrato nel vivo del tema attraverso la ricostruzione di un caso, le quattro morti della Lamina, tema che ha suggerito agli RLS diversi spunti di intervento.
Le conclusioni sono state affrontate attraverso la spiegazione di uno strumento, “L’albero delle cause”, finalizzato ad analizzare gli eventi per migliorare la prevenzione.
Durante il seminario sono stati posizionati 55 caschetti all’ingresso della sede del seminario riportanti alcuni nomi dei caduti sul lavoro, nel 2018.
I materiali del seminario possono essere scaricati dal sito della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP) partner del CCP.
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